Il professore Riccardo Orestano è stato il secondo presidente dell’ANEI dal 1946 al 1948. Nato a Palermo il 26 maggio 1909 e morto a Roma l’11 novembre 1988, è stato professore universitario e insigne giurista. Intervenendo al II Congresso Nazionale dell’A.N.E.I. (Roma, 24 novembre 1946) egli così rappresentò il problema politico degli internati appena tornati dai Lager. “Noi non abbiamo trovato il nostro posto – disse – e gli altri che avrebbero dovuto aiutarci ci hanno trattato con indifferenza ed ostilità. Siamo tornati con fiducia ed attendevamo un po’ di amore e di comprensione che avrebbero potuto trarci dal nostro disagio morale e sia pure attraverso una più o meno lunga attesa ci saremmo reinseriti nella vita della nazione. Ma abbiamo trovato una barriera insormontabile e la ferma volontà di non farci posto, ormai che tutto era accaparrato dai mezzi di sussistenza alla rappresentanza politica. Solo restando fra i reticolati si poteva confermare la dignità di uomini e lottare per una vera libertà e molti vi restarono per sempre, salme scheletriche o pugni di cenere. Ma lassù nascevano gli italiani nuovi senza doppio gioco, perché il gioco era uno solo e la posta era la vita”.