Il 20 luglio 1944 a Rastenburg, nel quartier generale di Hitler, subito dopo l’attentato subito
dal Führer, si tenne il secondo incontro tra Mussolini e Hitler per decidere la sorte dei
militari italiani internati in Germania. Fu decisa la «civilizzazione», cioè il secondo
cambiamento di status dei militari italiani: ora da militari internati a «lavoratori civili», prima
da prigionieri di guerra a Internati Militari Italiani (IMI). Il nuovo cambiamento era
subordinato alla dichiarazione di disponibilità a lavorare per il Reich fino alla fine della
guerra e, poiché nella stragrande maggioranza vi fu un nuovo NO da parte degli IMI,
furono trasformati d’ufficio il 4 settembre senza più l’obbligo della firma della dichiarazione
impegnativa. Per gli ufficiali il cambiamento venne sancito il 31 gennaio 1945, poi revocato
da Himmler il 16 marzo. Questa nuova modifica dello status dei militari italiani era dettata
dalla necessità di fornire lavoratori più efficienti alla Germania e di alleggerire la situazione
politica interna della RSI, più che di alleviare la condizione degli IMI.